domenica 19 ottobre 2008

Web Marketing Blog: il punto della situazione

Oggi voglio scrivere un post un po' diverso rispetto al solito. Ovvero voglio fare un'analisi di quanto successo sul mio blog a partire dall'inizio ovvero il 15 maggio 2008.


Qui sopra puoi vedere l'andamento delle visite al mio blog. Il vertice massimo sono 30 visite (quel giorno ho aggiornato numerose volte il blog ed ho ricevuto molte visite da blogger.
Analizzando il trend nel suo complesso possiamo vedere come ci sia stato un andamento altalenante nel periodo che va da maggio a luglio. Ad agosto c'è stato un crollo delle visite (come mi aspettavo).

Tuttavia la parte di questo grafico che mi rende più felice è quella che va dalla fine di agosto ad oggi. Ovvero, come si può vedere dal grafico, non ci sono stati più giorni con 0 visite. Il che mi rende orgoglioso. Ultimamente il mio blog si è attestato sulle 10-15 visite al giorno (lunedì - venerdì) e "solo" 7-8 visite (sabato - domenica).


Qui sopra trovi lo screenshot delle principali fonti di traffico. Come puoi vedere i motori di ricerca pesano per il 67,11% delle visite. Evidentemente il mio modo di scrivere è risultato SEO friendly.

A differenza delle numerose statistiche di siti web che vedo, nel caso del mio blog pesano molto di più i siti di provenienza. La mi attività di link building ha portato buoni risultati anche in termini di visite e non solo di posizionamento.

Pagerank
Devo segnalare anche che da un paio di mesi il mio blog ha raggiunto un page rank pari a 3. Il link inserito in Dmoz ha pesato tantissimo.

Keyword di accesso al mio blog
Ovviamente il mio blog è stato creato per essere posizionato sulla keyword "Andrea Vassalli", altrimenti lo avrei chiamato in un altro modo.
Tuttavia ho scelto di parlare molto di come aumentare le visite al proprio blog. Non ho puntato su una keyword specifica ma piuttosto su una lunga coda che ha portato alla bellezza di 143 visite. Proprio per questo sono ancora più convinto del fatto che nel web si applica sempre di più la teoria della lunga coda.


Qui sopra trovi un chiaro esempio di cosa vuol dire una lunga coda. Vedi quante sono le varianti? Io ho puntato chiaramente sul campo semantico "aumento visite blog". Non sono riuscito a posizionarmi in prima pagina su questa keyword esatta, ma ho ricevuto moltissime visite al mio blog con questo campo semantico.

Conclusioni
Sia che tu abbia un sito web oppure soltanto un blog, installare Analytics ti permette di ottenere preziose informazioni. Ti potrai rendere meglio conto di come sta performando il tuo sito.
Queste 3 considerazioni che ho fatto oggi sono soltanto la base di tutto quello che puoi ottenere da Google Analytics.

Prossimamente parlerò della frequenza di rimbalzo e di come elaborare una strategia vincente per il proprio blog.

Il primo passo da fare è aumentare le visite al tuo blog, il secondo è fare sì che i tuoi utenti ci restino al più a lungo, perchè vorrà dire che avrai trovato la giusta corrispondenza tra keyword su cui sei posizionato e landing page su cui atterreranno i tuoi utenti.

sabato 18 ottobre 2008

Guida Adwords: 7 passi per costruire un campagna ppc di successo

Su wordtracker.com ho trovato un interessante articolo che spiega in 7 semplici passi come costruire una campagna pay per click di successo.


In questa pagina trovate l'articolo completo in inglese se volete leggerlo dalla fonte originale. Wordtraker è da sempre una fonte inesauribili di ottimi consigli e suggerimenti. Loro lavorano in quello che è il ramo più complesso di tutto il search engine marketing ovvero trovare le keyword per settare le proprie campagne.

1. Identifica il prodotto che vuoi vendere

Supponiamo che tu venda custodie per iPod. Guarda la tua gamma di custodie e decidi esattamente quelle che intendi promuovere. Pensa al prodotto che offri in merito al prezzo e quanto sei competitivo rispetto alla concorrenza per prezzo, customer service e spese di consegna. Fai un po' di ricerca su Google per capire che tipo di annunci ed inserzionisti partecipano all'asta sulle keyword che ti possono interessare.

2. Ricercare le keyword ed il PPC

Usa i più comuni strumenti per trovare le parole chiave come per esempio il tool di Google. Chi si occupa di SEO è concentrato sulla scelta delle keyword da inserire nel proprio copy, me nel PPC le cose cambiano di molto. Infatti esistono più tipi di corrispondenza per le parole chiave (qui potete vederle tutte) e quindi quando si cercano le keyword per impostare una campagna PPC bisogna focalizzarsi anche sulle parole a corrispondenza esatta, a frase e, soprattutto, inversa.

Se quella che stai preparando è la tua prima campagna PPC, potresti usare solo parole con corrispondenza estesa per vedere come si comporta il mercato e cosa cercano le persone. Usa l'exact match solo quando sei sicuro al 100% che quelle è una keyword o una combinazione particolarmente rilevante per il tu business.

Per esempio, se inserissi nella campagna 'iPod nano', con corrispondenza estesa, i tuoi annunci verrebbero pubblicati con ‘MP3 nano’, ed anche ‘iPod classic’. Per evitare questa situazione puoi aggiungere delle parole chiave a corrispondenza inversa quali per esempio ‘MP3’ o ‘classic’ il che impedirebbe ai tuoi annunci di ricevere impression su keyword che non sono pertinenti con il tuo business. Detto questo sembra difficile capire perchè molte persone non usano le parole chiave a corrispondenza inversa.

3. Costruisci le tue campagne PPC pezzo per pezzo

Supponiamo che per la nostra campagna di vendita di custodie per iPod abbia una sezione che vende accessori per l'iPod Nano, classic ed uno a testa per iTouch e iPhone. Ognuna di queste sezioni di prodotti devono fare parte di una campagna differente con i propri gruppi di annunci. Per esempio potremmi strutturare diverse campagne per ogni tipo di iPod per cui vendiamo gli accessori. All'interno di queste campagne potremmo suddividere in gruppi di annunci i vari tipi di accessori che abbiamo per ogni iPod.

Una buona campagna pay per click dovrebbe contenere molti gruppi di annunci. In questo modo ci sarà una maggiore corrispondenza tra le keyword contenuto nel gruppo di annunci, gli annunci stessi e le landing pages scelte. Questo contribuirà sicuramente ad un punteggio di qualità molto più alto che ti farà risparmiare sui cost per click e vi farà ottenere un migliore posizionamento rispetto alla concorrenza. In sintesi avere un corretta divisione della campagna in gruppi di annunci coerenti vi permetterà di avere un miglior CTR e di risparmiare anche sul denaro che state investendo.

Infatti se un utente che sta cercando una custodia per iPod Nano nera e farai campagna esattamente per questa keyword con un annuncio ad hoc, è più probabile che clicchi sul tuo annuncio piuttosto che su un annuncio più generico. Ricordati di pensare sempre alla lunga coda delle keyword, alle immense possibilità di combinazioni di keyword. Se sarai in grado di coprire tutta la lunga coda potrai avere tassi di conversione più alti.

4. Costruisci landing pages ad hoc

Ognuno dei tuoi prodotti dovrebbe avere una landing page ad hoc con delle call to action molto chiare (ad esempio "Compra Ora" ben evidenziato in un bottone molto chiaro). Amazon.com è un ottimo esempio per il modo in cui costruisce le sue landing pages (esempio). Le persone impiegano 3, massimo 4 secondi per prendere la loro decisione, quindi devi creare pagine con tempo di caricamento ridotto.

5. Varianti degli Annunci

Le campagne PPC ti permettono di pubblicare diversi annunci testuali. In questo modo potrai testare annunci differenti e scoprire quelli che piacciono di più ai tuoi utenti. Potrai anche monitorare quali sono gli annunci che ti permettono di avere il migliore tasso di conversione.

6. Reportistica ed Analytics

Usa Google Analytics o Yahoo Index Tools per poter monitorare le tue performance del tuo SEO e campagne PPC. Fai attenzione al tuo bounce rate, è il dato più importante per verificare se le tue campagne stanno performando bene. Confrontando il CTR dei tuoi annunci con il bounce rate delle tue landing pages potrai capire dov'è il problema nella tua campagna.

Domande da porsi:

  • il contenuto della landing page corrisponde al contenuto del testo degli annunci?
  • è chiaro quello che gli utenti devono fare successivamente nella tua landing page?
  • Se hai un basso CTR ed un alto bounce rate, allora devi controllare le keyword della tua campagna. Poi guarda i tuoi annunci e chiediti se corrispondono alle query degli utenti. Potresti aver bisogno di usare più keyword a corrispondenza negativa per ottenere traffico più mirato sulle tue pagine.

7. Rifinisci le tue campagne e monitorale costantemente

Continua ad esaminare la ua campagna, continua a studiarla, impara dai tuoi errori e continua ad ottimizzarla. In genere si applica la regola della regola 80/20. Di tutte le keyword della tua campagna solo il 20% o il 40% porterà valore (ad esempio vendite). Non aver paura di mettere in pausa alcune keyword o gruppi di annunci che non stanno deliverando un ROI positivo.

È un processo interattivo quello che instaurerai con i tuoi utenti finali. Usa il PPC per portare traffico sulle tue landing page ed usa Analytics per capire quello che fanno una volta che sono arrivati sul tuo sito.

Per concludere seguire queste regole vi permetterà di ottenere il meglio dalle vostre campagne PPC. Il valore aggiunto dello svolgere queste attività risiede nel fatto che potrai applicare queste stesse regole anche alle tue campagna di SEO. Perchè è sempre meglio che le due azioni procedano di pari passo.

sabato 11 ottobre 2008

Aumentare le visite del blog

La questione sicuramente interessa tutti i blogger. Molti blogger desiderano far conoscere i propri blog a quante più persone possibili. Oggi voglio aggiungere alcuni consigli utili perchè tu possa migliorare il ranking del tuo blog:

1. Social Network
Se utilizzi Facebook, LinkedIn, Last.fm, Orkut o qualunque forma di social networking che ti permetta di creare un profilo inserisci un link al tuo blog. In questo modo i tuoi conoscenti potranno accedere facilmente al tuo blog e conoscere di più su di te.

2. Firma delle mail
Inserire il link al tuo blog nelle firme delle email può esserti utile per far conoscere alle persone che scrivi che tu possiedi un blog.

3. Partecipa alle discussioni
Interessati alle discussioni che parlano di argomenti dei quali sei esperto. Intervieni e dialoga citando sempre la fonte.

Soprattutto non credere a chi ti promette migliaia di visite al tuo blog. Perchè è necessario un lavoro costante nel tempo. Scegli bene gli argomenti di cui parlare...

venerdì 10 ottobre 2008

Video Google Webmaster Tool 2

Ecco il secondo video lanciato da Google sempre sul proprio canale Youtube. Notate che si possono embeddare i video e personalizzarli:



Video Google Webmaster Tool 1

Google ha di recente lanciato sul proprio canale Youtube il primo di una serie di video tutorials sui Webmaster tool. Ecco a voi il primo:



Facebook in Italia: la rivoluzione social


Dopo mesi di lungo silenzio, torno a scrivere nel mio blog. Tante cose sono successe nel mondo del web. Per esempio finalmente si possono vedere i numeri effettivi di ricerca dal keyword tool di Adwords, è cambiato il criterio con cui si attribuisce il quality score e a breve sarà introdotto il first page bid.

Insomma di cose nel web e nel web marketing ne sono successe di tutti i colori. Ma la cosa che mi ha colpito più di tutti è di quanto l'Italia sia stata invasa dal fenomeno facebook.

Era già nell'aria questa rivoluzione ma a partire da questa estate è esplosa con tutta la sua furia. Eh sì, ormai chiunque ha un profilo Facebook e tutti si danno da fare per migliorare il proprio profilo, aggiungere le foto più belle ed insomma farsi notare. C'è un bisogno di diventare popolari e di estendere la propria rete di contatti. Addirittura è cambiato il proprio modo di organizzare serate ed incontri.

Ed ora cosa ci riserva il futuro? Difficile dirsi, professionalmente parlando vedo in questa esplosione del social networking una grossa opportunità di advertising a costi relativamente bassi e con una profilazione dettagliatassima. Sono anche sicuro che Facebook sarà la palestra per curiose iniziative di viral marketing e di guerrilla marketing. Del resto su Facebook il passaparola è autogenerato dal sistema su cui si basa tutto il social network. Nel futuro è possibile che tra le notificazioni si possa ricevere anche l'update degli acquisti di tutti gli utenti per far sì che le persone possano facilmente scoprire cosa è cool e cosa non lo è.

Per ora sono solo supposizioni, ma vi assicuro che i ragazzi di Facebook, che sono maestri nella viralità, ci risereranno delle liete sorprese ed una serie di case history molto interessanti.

Anche Linkedin del resto si sta dando da fare, anche se non è un diretto competitor di Facebook, perchè si rivolge ad un'utenza più professionale. Tra i due di sicuro preferisco Linkedin, perchè ci vedo uno scopo professionale ben preciso. Tuttavia non avere un profilo su Facebook sembra essere come invisibile o inesistente.