domenica 15 giugno 2008

Motori di Ricerca e Turismo


Greta Barsanti (industry manager travel di Google) ha presentato una ricerca sul comportamento degli utenti che cercano le proprie vacanze online con i motori di ricerca. L'obiettivo della ricerca era stabilire se gli utenti utilizzano i motori di ricerca per reperire informazioni sulle destinazioni turistiche. In generale si cercava di capire come gli utenti accedono all'enorme mole di informazioni che hanno a disposizione.

La riceca è stata svolta su un campione di 1589 persone residenti in USA, UK e Germania. Tutti gli intervistati avevano compiuto un viaggio negli ultimi 12 mesi.

Il primo dato che emerge dalla ricerca è che i motori di ricerca sono ritenuti un valido strumento per cercare informazioni utili per le proprie vacanze. La ricerca passava poi ad analizzare i comportamenti di coloro che hanno visitato l'Italia. Il dato che più colpisce è che gli stranieri tendono a visitare il nostro paese nei mesi che vanno da maggio a novembre consentendo così una maggiore ripartizione dei flussi (a differenza degli italiani che viaggiano prevalentemente in agosto).

In seguito la ricerca dimostra come l'Italia sia una destinazione molto considerata dagli stranieri come meta delle proprie vacanze, seconda solo alla Spagna che si dimostra anche la meta preferita dei turisti che prendono in considerazione l'Italia come destinazione delle proprie vacanze ma cambiano idea durante il processo decisionale.

La ricerca si occupa anche di capire che cosa significa l'Italia per gli stranieri. E' sorprendente notare come l'Italia sia sinonimo soprattutto di bellezza naturale e poco di sole e mare. Al contrario la Spagna è ben posizionata sul prodotto solo e mare. L'Italia può essere assimilata alla Norvegia in quanto a bellezza naturale percepite dagli utenti stranieri.

Dai siti che gli utenti visitano si deduce l'importanza ed il successo che trovano i siti del minestero e degli enti regionali del turismo. Logicamente come importanza seguono i siti che potremmo definire c2c, ovvero che riportano l'esperienza di altri turisti. Quindi vengono visitati siti come tripadvisor ma anche blog possibilmente con numerose foto che forniscano un'idea della destinazione.

In ogni caso, al giorno d'oggi possiamo dire che le vacanze iniziano dai motori di ricerca e, quindi, in particolare da Google. Tuttavia nei link sponsorizzati su keyword generiche quali "vacanze mare italia" si possono trovare siti di hotel insieme ad enti regionali del turismo e generalmente nessun sito istituzionale italiano. Se l'utente è indeciso e fa fatica a trovare altre informazione cambia la sua idea di vacanza e quindi si perdono potenziali clienti. Tant'è che per esempio anche siti connessi con altre destinazioni fanno campagne di pay per click con parole come "vacanze al mare italia", proprio per andare a prendere quella fetta di indecisi che successivamente cambieranno idea nel processo decisionale.

Quanto tempo prima prenotano i turisti stranieri? Generalmente (1 su 2) prenotano almeno 3 mesi prima (questa è un'informazione utile se si deve pianificare attentamente una campagna di pay per click).

In sintesi quanto emerso è un quadro che mostra un'Italia in ritardo rispetto ad altre destinazioni più competitive. Bisogna iniziare a lavorare sull'esperienza dei turisti piuttosto che su ciò che gli operatori ritengono di dover fare. Ritengo che sia necessario un cambio di prospettiva, perchè se gli operatori sono convinti che i turisti stranieri vengano nel nostro paese per il mare, ma poi scopriamo che in realtà ci vengono per le bellezze paesaggistiche è forse necessario cambiare prospettiva ed ascoltare di più le esigenze e le aspettative del turista. Perchè altrimenti la concorrenza è ad un click da noi e così facendo l'Italia perde giorno dopo giorno competitività sul mercato internazionale a favore di nazioni più dinamiche quali la Spagna e la Francia.

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