domenica 11 maggio 2008

Gli italiani e le prenotazioni di viaggi e vacanze nel web

Un'altra indagine, che può aiutarci a far luce sul comportamento degli utenti nel processo di acquisto on-line, è quella commissionata da Seat Pagine Gialle e Federalberghi. La ricerca è stata realizzata dall'istituto Dinamiche sull'utilizzo di internet in previsione di un viaggio o di una vacanza ed è visionabile sul sito www.turismoefinanza.it. L'analisi statistica è stata effettuata su un campione di italiani di età compresa tra i 18 e i 64 anni, che è stato in vacanza almeno una volta negli ultimi 12 mesi.

Il primo dato che emerge è che il 47% ha consultato la rete prima di partire per un viaggio.
Questa affermazione ci conferma quanto detto precedentemente, ormai un italiano su due cerca informazioni on-line per organizzare le proprie vacanze.

Gli italiani che pianificano le loro vacanze affidandosi a internet manifestano l'esigenza di reperire diverse tipologie di informazioni. Più in particolare, il 61% è interessato alle caratteristiche generali delle destinazioni, il 57% si indirizza invece sui siti di specifiche strutture ricettive e il 53% è interessato a reperire maggiori dettagli sui prezzi. Il 32% del campione raccoglie le informazioni e, in seguito, prenota sulla rete mentre il 14% accede ad internet con la precisa intenzione di effettuare direttamente una prenotazione.

Da questi dati si può vedere come le persone siano prevalentemente interessate a reperire informazioni piuttosto che ad effettuare una prenotazione on-line. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che il mercato non è ancora maturo per generare un volume di transazioni superiori.

Non bisogna sottovalutare l’importanza della rete nelle vendite off-line. Ad esempio, può capitare che un tour operator abbia una catena di agenzie associate. Supponiamo che un utente arrivi sul sito di questo tour operator, trovi in pacchetto che fa per lui e decida di recarsi fisicamente presso l’agenzia. In questo caso il sito web del tour operator ha portato ad una transazione off-line.

In riferimento alla tipologia di siti visitati, la scelta degli italiani si divide tra quelli delle istituzioni, degli enti locali e delle associazioni di categoria (49%) e quelli delle singole strutture (39%), seguono quelli delle compagnie aree (33%), quelli delle agenzie di viaggio (30%) e dei tour operator (26%).

Passando poi ad analizzare più nel dettaglio i comportamenti di coloro che hanno utilizzato internet per prenotare o acquistare un viaggio, i dati evidenziando come gli italiani tendano a concentrare lo shopping elettronico soprattutto sui trasporti (36%) e sui soggiorni (32%). Segue, con una percentuale del 25% circa, l'acquisto di pacchetti "soggiorno e trasporti", mentre di minor entità è il peso relativo ai pacchetti turistici completi (10%) e ai last minute (6%).

Il motivo per cui si tende ad acquistare meno i pacchetti tutto compreso sta nel fatto che organizzare le proprie vacanze on-line è molto personale e quindi l’utente vuole organizzarsi la vacanza da solo senza far conto su un operatore.

Con riferimento ai siti e ai portali visitati hanno la meglio quelli delle specifiche strutture ricettive, (48% con una punta del 58% nella fascia di età tra i 55 e i 64 anni) delle compagnie aeree (45% con un picco del 52% fra giovani dai 25 ai 34 anni di età), seguono i portali delle agenzie di viaggio on-line (33%).

Questo dato conferma che gli utenti che cercano la propria vacanza on-line hanno voglia di costruirsi da soli il pacchetto magari con un contatto diretto con la struttura ricettiva.
In relazione invece alle modalità di pagamento in rete, il 56% degli intervistati che acquistano viaggi o vacanze su internet, utilizza costantemente la carta di credito mentre il 44% si avvale anche di altri mezzi di pagamento. Gli "heavy user" della carta di credito si confermano i giovani con una percentuale vicina al 70%.

Le carte di credito prepagate sono state una grande rivoluzione perché si adattano perfettamente ad uso elettronico e sono più diffuse tra i giovani, come era prevedibile.

Concludendo, volevo sottolineare come la rete sia il canale ideale dove ogni prodotto può trovare la sua nicchia. Secondo la teoria della long tail (
www.longtail.com), nel mercato tradizionale il 10% delle aziende (le più grandi) fatturano più del rimanente 90% di aziende. Tuttavia nel web questa situazione è esattamente all’opposto, proprio perché in internet ogni azienda può trovare la sua nicchia, coltivarla e farla crescere. Lascio a voi trarre le rimanenti conclusioni.

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